Le attività commerciali sono oggi esposte a innumerevoli rischi, dei quali le società assicurative offrono coperture dedicate, al passo con le esigenze dei clienti e l’evoluzione del comparto.
Stipulare una polizza assicurativa per un’attività commerciale non è obbligatorio per legge, ma è indubbio che la gestione quotidiana di un negozio espone a una serie di rischi e imprevisti che possono compromettere una parte più o meno consistente dei guadagni.
Ogni anno per i retailer italiani – secondo l’ultima indagine “Retail Security in Europe. Going beyond Shrinkage”, realizzata da Crime&tech, spin-off del centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – le differenze inventariali causate da furti, rapine, errori amministrativi, merci danneggiate o deteriorate causano una perdita di circa 3,3 miliardi di euro, con il settore alimentare che risulta tra i più colpiti. Se a queste voci, inoltre, si aggiungono anche i danni economici dovuti a infortuni di dipendenti o clienti, a danneggiamenti da eventi naturali e a crimini informatici, il conto per le imprese commerciali può diventare ancora più salato.
«A partire da un dialogo diretto e interviste fatte agli imprenditori del settore – afferma René Gazet, direttore P&C di AXA Italia – abbiamo identificato alcuni dei loro principali bisogni e preoccupazioni. Ovviamente ogni attività commerciale ha esigenze specifiche che richiedono coperture personalizzate. Pensiamo, ad esempio, alla ristorazione: dalle nostre indagini emergono rischi fortemente percepiti legati al deterioramento dei cibi e alle reazioni allergiche o intossicazioni alimentari dei clienti. Per il mondo dell’estetica, invece, si temono scottature, escoriazioni o reazioni allergiche a sostanze chimiche dei clienti e dei collaboratori, fino ai guasti alle apparecchiature più costose».
AXA Italia propone alle piccole e medie imprese un’ampia offerta di servizi ad alto valore aggiunto, per aiutare i propri clienti a realizzare le loro ambizioni professionali. «Vogliamo fare la differenza partendo dall’ascolto concreto dei bisogni, tradizionali e nuovi – continua René Gazet – per costruire risposte semplici, concrete e personalizzate, tagliate sulle specifiche esigenze dei diversi settori. Offriamo una protezione dedicata ai rischi emergenti come quelli legati al web con una copertura legale in caso di uso fraudolento dei mezzi di pagamento, furto dell’identità digitale, ripristino della reputazione online. Non solo, l’innovazione è anche in strumenti di prevenzione e monitoraggio dei rischi, grazie a una verifica, offerta in partnership con Crif, delle vulnerabilità dei siti e della rete aziendale, ispezione del dark web, monitoraggio periodico e automatico con un servizio di assistenza dedicato».
Per Sandro Senaldi, responsabile direzione assunzione rami elementari e cauzioni di Vittoria Assicurazioni, le attività commerciali tendono a stipulare polizze per coprire i rischi standard senza essere pienamente a conoscenza delle altre possibilità di copertura, una dinamica che è da imputare al nostro contesto nazionale dove le assicurazioni incontrano problemi legati alla cultura, alla comunicazione e alla percezione delle stesse: «In Italia, il premio assicurativo viene infatti avvertito come una tassa e non come un investimento in sicurezza e stabilità per il futuro, come invece avviene nel resto d’Europa. Il compito delle compagnie assicurative, quindi, sta nel garantire al commerciante un ecosistema armonizzato ed equilibrato di servizi di assicurazione, prevenzione, assistenza e rimedio in cui la tecnologia assume un ruolo di primaria importanza».
L’offerta di Vittoria Assicurazioni rivolta al settore del retail e alle Pmi si basa su una presenza consolidata sul mercato lunga quasi cento anni e da una rete professionale altamente competente e distribuita su tutto il territorio nazionale, in grado di servire, quasi in esclusiva, il mondo del commercio in Italia. «La nostra attenzione verso questo settore è testimoniata anche dall’accordo che abbiamo siglato sin dal 2007 con Confcommercio-Imprese per l’Italia – continua Sandro Senaldi – una convenzione che, grazie all’interpretazione e all’ascolto dei reali bisogni dei commercianti, si è tradotta in una linea di prodotti dedicata esclusivamente agli iscritti, che possono così accedere a condizioni privilegiate».
Anche secondo Elena Rasa, chief underwriting officer di Zurich Italia, la tendenza generale tra i dettaglianti è assicurarsi poco o nulla per i rischi che potrebbero generare i danni più ingenti: «Il fatto che spesso i rischi vengano considerati singolarmente e non nel loro complesso, quindi senza un approccio organico, porta a una sistematica sottovalutazione degli imprevisti a cui l’esercente e il locale commerciale sono quotidianamente esposti. Le soluzioni assicurative disponibili sul mercato sono abbastanza standard e non presentano particolari innovazioni, e su questa base standard vengono previste garanzie specifiche per alcuni particolari settori. In sintesi, la tendenza generale è quella di cercare di personalizzare il prodotto a seconda della tipologia della clientela».
Zurich Italia ha recentemente lanciato una nuova soluzione per coprire tutti i punti vendita dislocati sul territorio riconducibili alla stessa attività commerciale. «Grazie alla sua flessibilità – continua Elena Rasa – “Zurich Shop” consente di costruire una protezione assicurativa ad hoc per ogni tipo di attività. Ad esempio, abbiamo previsto la vendita online e quella ambulante accessoria alla vendita in negozio, una copertura infortuni per il titolare e i dipendenti, la possibilità di assicurare in maniera differente e indipendente il proprietario del negozio e l’esercente dello stesso (quando non coincidono). Infine, ma forse più importante, abbiamo la possibilità di assicurare con un unico prodotto più esercizi commerciali dello stesso proprietario».
Per Barbara Pepponi, direttore danni di Groupama Assicurazioni, la categoria degli esercizi commerciali risulta mediamente assicurata, con un’evidente propensione alla sottoscrizione di polizze soprattutto da parte delle realtà medio/grandi: «Le micro imprese, di contro, fanno registrare una tendenza inferiore nel tutelarsi con coperture di rischio nonostante risultino le più vulnerabili a fronte di un evento dannoso ingente. Le soluzioni assicurative più richieste sul mercato sono la responsabilità civile verso terzi, incendio e infortuni, mentre in termini di categoria merceologica quella alimentare spicca per attitudine alla stipula di contratti assicurativi. Infine, la distribuzione territoriale degli esercizi commerciali assicurati è notevolmente sbilanciata al Nord rispetto al Centro-Sud Italia».
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