La refrigerazione dei prodotti alimentari è una voce pesante per qualsiasi supermercato, per questo oggi si cerca di risparmiare e di aiutare allo stesso tempo l’ambiente.
Il consumo energetico è oggi la prima voce di costo nel bilancio non soltanto dei comparti industriali ma anche nel settore della grande distribuzione organizzata, dove i margini dei prodotti, anche per l’esasperata competizione tra le insegne, sono ridotti ai minimi termini e la redditività si crea sopratutto nelle azioni di risparmio adottate dagli stessi retailer. I forti aumenti dei costi dell’energia elettrica, poi, hanno contribuito a far accrescere l’attenzione soprattutto verso i consumi delle attrezzature frigorifere nei punti di vendita, dai banchi orizzontali per il servizio assistito alle isole per i surgelati, dai murali alti o bassi fino ai mobili combinati.
Secondo gli esperti, la sola refrigerazione dei prodotti alimentari freschi e surgelati, infatti, può arrivare a pesare per circa un 60% del totale energetico di un supermercato di medie dimensioni, mentre un altro 25% è ascrivibile all’illuminazione e il restante 15% al riscaldamento, alla ventilazione e al condizionamento dell’aria. «Oggi la nostra azienda – afferma Luca Masiero, direttore vendite Italia di Arneg – propone soluzioni di banchi specificamente progettati per ottenere i maggiori risparmi energetici che mediamente sono del 10-25% rispetto alle versioni standard e che, con l’impiego di chiusure trasparenti, possono arrivare fino a un 60%. Anche nel campo delle centrali frigorifere proponiamo soluzioni ad hoc in relazione alla locazione geografica e alle dimensioni del punto vendita. Con l’utilizzo dell’inverter nella regolazione di potenza, il sottoraffreddamento del liquido per la centrale a bassa temperatura, lo sbrinamento a gas caldo, il recupero di calore e un utilizzo spinto dell’elettronica nella regolazione e gestione intelligente dei carichi frigoriferi possiamo garantire incrementi totali del coefficiente di prestazione (Cop) dell’intero sistema di refrigerazione dell’ordine del 50%. In definitiva, il pacchetto centrali e banchi che proponiamo può far risparmiare un 25% sul costo della bolletta».
Risparmio economico a parte, un’attrezzatura frigorifera moderna ed efficiente garantisce una refrigerazione di qualità soprattutto per quella categoria di prodotti che necessita di una totale integrità della catena del freddo come gli alimenti surgelati, sempre più apprezzati dai consumatori grazie al loro elevato contenuto di servizio e di plus qualitativi. Nel 2010, infatti, nonostante il perdurare della grave crisi economica che ha continuato a condizionare i consumi, questo importante segmento del food – secondo i dati dell’Istituto italiano alimenti surgelati – ha chiuso l’anno con un incremento a volume dell’1,7% nel retail e dell’1,5% nel catering. Dai numeri elaborati dal “Rapporto Coop 2011”, inoltre, emerge che da luglio 2010 a giugno 2011 le vendite nella gdo italiana dei prodotti del freddo, favorite anche da una contrazione dei prezzi di poco inferiore al punto percentuale, sono aumentate del 4,9% (soprattutto carne +10,2%, gelati monodose +7,6%, frutta e verdura +5,5% e piatti elaborati +5,4%), mentre i volumi dei prodotti confezionati freschi hanno fatto registrare un +4,1% (soprattutto carne +25,9%, bevande fresche +14,3%, piatti pronti e condimenti +13% e salumi +9,4%).
«La distribuzione, ma anche i consumatori – spiega Massimiliano Bonin, responsabile vendite Italia di Oscartielle – hanno metabolizzato da tempo l’inserimento di sistemi di chiusura con vetri basso emissivi nei mobili a bassa temperatura che da soli possono portare risparmi fino al 40% rispetto a prodotti tradizionali: noi proponiamo soluzioni con gruppo compressore incorporato ad alta efficienza, gas R290 e illuminazione a Led capaci di ridurre i consumi elettrici di un ulteriore 25-30%. Nella linea dei verticali a bassa temperatura, oltre al tradizionale murale a porte, proponiamo una novità: un murale caratterizzato dalla particolarità di combinare in un unico mobile un espositore a vasca nella parte inferiore e uno a porte nella parte superiore, con vantaggi sia estetici sia in termini di riduzione delle dispersioni termiche». Nel commercio alimentare – secondo i dati della ricerca “Energy management in the retail trade” realizzata dall’Ehi retail institute e presentata durante l’Euroshop 2011 di Düsseldorf, la più grande fiera mondiale del mercato globale di beni d’investimento per il commercio e suoi partner, che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 espositori provenienti da 53 nazioni e la presenza di più di 106.000 visitatori – i costi energetici ammontano a circa 55 euro per metro quadrato di superficie di vendita, di cui il 44% viene utilizzato soltanto per il raffreddamento, che in questo comparto è il più grande consumatore di energia elettrica.
Il 63% delle case commerciali intervistate dagli autori dello studio, inoltre, ha dichiarato che nel 2010 i costi energetici della propria azienda sono cresciuti del 10%, mentre per il prossimo periodo, che arriva fino al 2013, circa l’85% delle imprese campione prevede un ulteriore aumento del 10%. È comprensibile, perciò, che l’80% dei commercianti intervistati è disposto a effettuare investimenti nel campo dei sistemi e degli impianti di raffreddamento a risparmio d’energia. Si tratta di una percentuale molto elevata, ma tale disponibilità a investire è giustificata dal fatto che le aspettative di risparmio sono dell’ordine del 20%. «Abbiamo messo al primo posto, nello sviluppo dei prodotti – dichiara Marco Masini, direttore marketing di Epta – le richieste dei mercati più avanzati e le recenti normative europee volte alla riduzione dei consumi, in linea con il tema centrale della strategia aziendale: Eptology. Gli interventi riguardano, tra gli altri, l’aeraulica, il controllo elettronico dei banchi, delle centrali e l’utilizzo di refrigeranti naturali, finalizzati all’ottimizzazione delle prestazioni, per ridurre l’inquinamento ambientale e incrementare il risparmio energetico. Tra i primi sul mercato, abbiamo introdotto e continuato a sviluppare nuove soluzioni di porte per i banchi verticali positivi a marchio Costan, grazie alle quali è possibile assicurare una migliore conservazione dei prodotti, ridurre il freddo in corsia, garantendo una diminuzione dei consumi del 25% con singolo vetro e del 50% nella versione in vetrocamera con vetro doppio, rispetto a un mobile aperto e a parità di prestazioni».
Le aziende del settore delle attrezzature e dei sistemi di controllo per la refrigerazione commerciale investono molte risorse nei propri centri di ricerca e sviluppo per dare risposte concrete alle esigenze della gdo che cerca in ogni modo di limitare gli sprechi di energia e di ridurre i costi di gestione. «La nostra proposta di soluzioni che ottimizzano il risparmio e l’efficienza energetica all’interno dei punti vendita – afferma Luigi Vanin, direttore tecnico del Gruppo De Rigo – si orienta verso due direzioni: da un lato perseguiamo l’obiettivo di contenere l’energia elettrica nei mobili frigoriferi attraverso l’utilizzo di porte e coperture in vetro, nuove soluzioni di illuminazione Led, installazione di ventilatori elettronici a minor dissipazione di calore e altre misure tecnologiche che comportano una diminuzione del fabbisogno frigorifero del banco. Dall’altro lato, lo stesso obiettivo viene perseguito nell’ambito impiantistico: in tutta la gamma delle nostre centrali è possibile installare gli inverter, con la possibilità di raggiungere elevati livelli di risparmio, e specifici sottoraffreddatori, che determinano un sensibile miglioramento del Cop dell’impianto».
Per un’attività commerciale ridurre i costi significa anche ottimizzare i consumi durante gli orari di chiusura del punto di vendita e utilizzare l’elettronica in maniera intelligente con l’obiettivo di garantire l’affidabilità della catena del freddo, la manutenzione preventiva e predittiva degli impianti, l’ottimizzazione dei consumi energetici, il monitoraggio e il controllo da remoto dei parametri funzionali. Con l’ausilio di sensori evoluti e di sistemi di diagnosi a distanza, infatti, oggi i retailer hanno la possibilità di accedere in tempo reale a tutte le informazioni e ai dati relativi alle prestazioni delle macchine frigorifere attraverso l’uso della rete, direttamente da qualsiasi apparecchio mobile o fisso, un vantaggio che consente di correggere eventuali anomalie, di diminuire i costi di manutenzione e di incrementare la vita degli impianti. «L’offerta di servizi al mondo della gdo – spiega Mauro De Barba, product marketing manager di Eliwell controls – è sempre più strutturata e sta guidando l’evoluzione dell’elettronica verso l’integrazione con la gestione dell’energia e con una connettività sempre più evoluta per consentire la raccolta di dati e la realizzazione di continui miglioramenti nelle apparecchiature e nei sistemi. I costruttori e gli installatori utilizzano sempre di più le informazioni accessibili dall’impianto per migliorare il servizio di supporto al cliente, servizio che include l’analisi preventiva delle condizioni critiche finalizzata alla riduzione degli interventi straordinari e manutenzioni periodiche complete ed efficaci. La disponibilità di connettività evoluta e sistemi aperti come i nostri consentono, inoltre, di offrire una reportistica energetica a completamento di quanto già disponibile per la gestione della catena del freddo».
Il risparmio energetico di un’attrezzatura frigorifera, perciò, si raggiunge sia con l’adeguamento dell’impianto, ad esempio attraverso l’adozione di gas refrigeranti più efficienti, l’incremento dell’isolamento termico delle strutture, l’utilizzo di compressori con logica “inverter” o di ventole più performanti, sia ottimizzando alcune modalità di funzionamento del frigorifero mediante i controllori, che hanno la capacità – ad esempio – di prevedere l’attivazione delle ventole in funzione delle temperature, gli sbrinamenti intelligenti, il funzionamento notturno a temperatura differenziata e altro ancora. «I frigoriferi sono attrezzature destinate a funzionare 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno – dichiara Davide Del Cogliano, amministratore delegato di Smartfreeze – si tratta, dunque, di dispositivi “energivori”. Ogni accorgimento finalizzato a ridurre i consumi (e soprattutto gli sprechi), a condizione che il giusto freddo sia “erogato”, ha un impatto benefico sul reddito delle aziende. Oltre a privilegiare l’aspetto dell’efficienza energetica abbiamo concentrato i nostri sforzi nello sviluppo, sui controllori, di funzionalità per la diagnosi preventiva dirette ad avvertire, in tempo utile, l’utilizzatore del frigorifero degli eventuali malfunzionamenti, consentendogli di intervenire prima che si generi “un’emergenza”. Tutti i controllori esistenti sul mercato avvertono l’utente, con un allarme, quando la temperatura è fuori “range”. Tuttavia, questo tipo di allarme, tipicamente concentrato sul sintomo e non sulla causa, spesso coincide, purtroppo, con l’inizio dell’emergenza. I nostri controllori, invece, sono in grado di individuare in anticipo numerose cause di possibili malfunzionamenti che possono ridurre o ostacolare la generazione del freddo da parte del frigorifero e, quindi, renderlo parzialmente o totalmente incapace di funzionare. Ciò grazie all’adozione di sensori che rilevano gli assorbimenti di corrente dei vari componenti dell’impianto ed elaborano tali dati (insieme con quelli delle temperature, dei tempi ecc.), mediante speciali algoritmi messi a punto nell’ambito di progetti di cooperazione con ricercatori universitari».
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