Siamo i maggiori produttori in Europa e tra i principali nel mondo grazie alle avanzate soluzioni tecnologiche adottate, ma anche alla Carta dei Servizi che ne garantisce la qualità.
Una fornitura continua di panini, tramezzini, piatti pronti, snack, bevande calde e fredde 24 ore su 24, sette giorni alla settimana, 365 giorni all’anno, senza chiusura né riposo. Un’offerta che attrae e rifocilla regolarmente circa 17 milioni di italiani tra viaggiatori, impiegati, operai, datori di lavoro, studenti, dottori, infermieri, sportivi o semplici passanti. È questo il servizio che da 26 anni svolge Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), partner di EVA (European Vending Association) e aderente a Confcommercio, coordinando circa 450 imprese impegnate nella fabbricazione e nella gestione delle macchine distributrici e dei loro accessori, nella produzione degli articoli per il vending e nei servizi. Si tratta di un settore che produce un fatturato di oltre un miliardo e mezzo di euro, grazie a circa 780.000 distributori automatici in funzione sul territorio nazionale (uno ogni 70 abitanti) e all’operato di più di 30.000 addetti. L’Italia è il maggior produttore europeo di distributori automatici e uno dei principali nel mondo con esportazioni pari a circa il 60% della produzione.
Questa filiera, dunque, rappresenta una delle realtà più vitali della nostra economia grazie a punti di forza quali la marcata innovazione, la qualità del servizio e dei prodotti erogati, le soluzioni tecnologiche all’avanguardia delle macchine e dei sistemi di pagamento, il rispetto dei requisiti igienico-sanitari approvati dal Ministero della Salute e delle normative europee di tutela ambientale. Lo scenario della distribuzione automatica, seppur estremamente dinamico, rimane poco celebrato e gli operatori del settore per molti sono soltanto “quelli delle macchinette”, ma Augusto Garulli, presidente di Confida, non ci sta a questa definizione un po’ semplicistica: «La gente vede soltanto dei distributori automatici che dispensano cibi o bevande, ma dietro alla nostra filiera c’è una tecnologia avanzatissima basata sull’elettronica di altissimo livello. Per noi è importante far capire ai consumatori non soltanto la qualità dei prodotti, ma anche quella dei servizi, perciò abbiamo sentito l’esigenza di darci delle regole e di scrivere una Carta dei Servizi».
Presentata in un recente incontro con la stampa al quale è intervenuto, tra gli altri, anche Sergio Billè, presidente di Confcommercio, la Carta dei Servizi Confida è una vera assunzione di responsabilità da parte delle imprese associate nei confronti dei consumatori, soprattutto sui temi della qualità del servizio e della sicurezza alimentare. «Dal 1999 abbiamo lavorato affinché queste regole – continua il presidente di Confida – fossero condivise e fatte proprie dai gestori che fanno parte della nostra associazione, coinvolgendo anche i produttori. Crediamo che la competizione sana, soprattutto in campo alimentare, non possa giocarsi al ribasso sui prezzi, ma piuttosto al rilancio sulla qualità». Secondo il regolamento contenuto nella Carta dei Servizi un bollino di qualità Confida della durata di due anni sarà apposto sui distributori automatici gestiti dalle aziende che saranno monitorate secondo determinate procedure. Inoltre, Confida sta sviluppando un programma di formazione per gli associati per favorire una forte crescita culturale al fine di incrementare sempre di più gli standard di qualità e di offrire il massimo in termini di garanzie igienico-sanitarie.
Sul fattore della sicurezza alimentare interviene Carlo Cannella, professore ordinario di Scienza dell’Alimentazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma: «L’offerta della distribuzione automatica di cibi confezionati e in monoporzione ha finalità educative per l’igiene e il corretto utilizzo del cibo in quantità appropriate per il benessere. Inoltre, questa tipologia di erogazione garantisce la varietà e la sicurezza dei cibi offerti, quali snack dolci e salati, frutta fresca e secca, sandwich, panini, pizza, piatti pronti, gelati, bevande calde e fredde, soddisfacendo le esigenze più diverse, educando a consumi alimentari variati e fornendo informazioni sul contenuto in nutrienti».
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