Con l’avvicinarsi della bella stagione gli italiani tornano alla consueta passione per i picnic, momento di rilancio per le aziende del monouso.
Come ogni anno, con l’arrivo della primavera e della bella stagione cresce la voglia di stare all’aria aperta e di organizzare picnic e barbecue in compagnia. Sembra che gli italiani siano sempre più attratti da questa abitudine, tanto che la scorsa estate, la Confederazione italiana agricoltori (Cia) stima che abbiano avuto luogo oltre 24 milioni di grigliate in casa, all’aperto, nelle sagre e manifestazioni di paese.
Si tratta di una passione semplice ed economica: può bastare infatti una griglia da pochi euro e un po’ di legna per cuocere carne, pesce e verdure, ma negli ultimi anni stanno avendo successo barbecue sempre più tecnologici, con materiali performanti e design ricercati.
Stando ai risultati di un recente sondaggio realizzato da Idealo e Survey sampling international (Ssi) su persone che dichiarano di effettuare almeno una grigliata l’anno, infatti, gli italiani spendono mediamente più di tutti in Europa per l’acquisto del proprio barbecue, circa 275 euro, mentre più di un connazionale su quattro supera i 300 euro, il 12% va oltre i 600 euro e c’è anche una nicchia del 4% che addirittura investe più di 1.000 euro. Il luogo preferito per la grigliata risulta essere il proprio giardino (66%), poi il balcone (18%) e il parco (15%). In Italia, sembra siano oltre tre milioni gli appassionati che, oltre a dilettarsi nell’organizzazione di barbecue per tutto l’anno, seguono assiduamente anche trasmissioni televisive, blog e riviste dedicate esclusivamente a questo mondo.
«Penso basti guardare gli scaffali, e non solo della grande distribuzione organizzata, – afferma Antonio De Danieli, chief sales and marketing officer di Dopla – per rendersi conto dell’importanza di questo fenomeno, in cui il barbecue è divenuto un incontro stabile di primavera/estate anche per gli italiani. In questi anni il segmento picnic ha visto la nostra azienda impegnata a piene mani nel realizzare nuovi prodotti, come la linea Colors che abbina all’allegria e al divertimento la praticità e l’igiene. E per i più raffinati proponiamo x-table, la linea dedicata a chi vuole uscire dagli schemi, una collezione creata per mettere in tavola la “joie de vivre” con i suoi colori pop acidi e l’esclusiva finitura mat».
In termini di stoviglieria monouso in plastica, in effetti, negli ultimi anni si vendono sempre più referenze dalle forme meno consuete rispetto al passato e soprattutto con colori e fantasie che vanno oltre il canonico bianco o la tinta unita, a conferma che le aziende di questo settore stanno puntando molto anche sull’estetica dei prodotti.
«Il 2016 ha rappresentato un punto di svolta per la nostra attività – spiega Davide Cognolato, amministratore delegato di Bbs – siamo rientrati pienamente sul mercato dopo il cambio di proprietà e la ristrutturazione aziendale. I trend attuali ci dicono che il consumatore chiede nuovi stimoli all’acquisto, sia per qualità di prodotto sia per gradevolezza.
Il driver più importante che ci indica il mercato è la voglia delle persone di trasferire la loro creatività nella decorazione di una propria tavola ideale, mixando colori e forme secondo il gusto personale. La nostra linea Modus Vivendi, ad esempio, offre al consumatore ben 11 proposte di colore da poter abbinare secondo la propria fantasia, così da dare la possibilità a ciascuno di decorare una tavola originale anche fuori dai classici schemi di colori. Rispondendo alle esigenze di mercato, nel corso di quest’anno lanceremo una gamma di tovaglie e tovaglioli con decori semplici (Modus & Mix), coordinabili con i principali colori della linea Modus Vivendi. Ciò offrirà al consumatore ulteriori possibilità di abbinamento, andando oltre l’accostamento delle sole tinte unite».
Anche per i produttori di articoli monouso in carta le grigliate e i picnic all’aperto rappresentano un’ottima opportunità per provare a incrementare le vendite e per lanciare qualche nuova referenza, anche se il settore sembra sia diventato piuttosto complicato.
«Tra la primavera e l’estate – dichiara Gianni Fiore, titolare di Soffigen – ci aspettiamo, come ogni anno, un trend in crescita o comunque vendite maggiori rispetto agli altri mesi, grazie alla passione degli italiani per barbecue e picnic. Il periodo dei fuori porta, però, non ha sempre prodotto un aumento degli affari, ci sono stati anni in cui non si è avverato ciò che si sperava. Diciamo che si naviga a vista, il settore è in grande crisi e in genere il nostro mercato risente di una stagnazione dei consumi.
È un momento in cui l’offerta è enorme, ci sono tanti e tanti concorrenti nati negli ultimi cinque o sei anni che hanno creato una situazione molto difficile per il settore, come il crollo dei prezzi che pone il distributore di fronte a una vasta scelta, per cui, ad esempio, le private label risultano meno convenienti rispetto ad altri comparti. Questa eccessiva disponibilità è un male, poiché nel nostro settore c’è di tutto, anche parecchia concorrenza sleale, con molto lavoro nero, evasione fiscale, che mette in difficoltà le aziende che lavorano seriamente.
Nel nostro settore si è sempre alla ricerca di innovazione, noi quest’anno, ad esempio, rinnoveremo tutto il processo produttivo con nuove macchine per poter produrre un prodotto qualitativamente migliore, adatto soprattutto per i picnic: più assorbente, più morbido, più resistente, il cui utilizzo comporti un consumo inferiore, quindi con un risparmio economico per il consumatore e un minore impatto per l’ambiente».
Il clima di crisi economica degli ultimi anni ha influito negativamente anche sul mercato dei prodotti da picnic e barbecue, l’imperativo del consumatore medio è risparmiare, sia attraverso l’acquisto di piatti, bicchieri, posate e tovaglioli monouso di primo prezzo sia optando per prodotti più performanti e durevoli da riutilizzare per più occasioni.
«In momenti come questi ciò a cui si pensa maggiormente è il risparmio – affermano Ivano e Clara Cavalli, titolare e responsabile ufficio commerciale di Dinamic Italia – pertanto nascono sempre più di frequente richieste per prodotti resistenti e soprattutto da poter utilizzare più volte. La nostra azienda, infatti, registra fatturati sempre più in aumento legati alle teglie rigide e riutilizzabili sia rettangolari sia rotonde, dentro le quali è possibile cuocere e conservare tutte le pietanze.
Inoltre, la tendenza è sempre più quella dell’“home made” ovvero cene/pranzi in casa propria o in quella di amici e parenti, e in questo caso i prodotti più richiesti, oltre ai classici per la cottura e la conservazione, sono quelli per la pasticceria e la pasta fresca. Vediamo infatti che i nostri vassoi biodegradabili in cartoncino per pasta fresca e pasticcini in abbinamento al porta torta sempre in cartoncino hanno avuto una prontissima e proficua risposta da parte della clientela».
Per quanto riguarda invece i sacchi per la spazzatura sembra che la richiesta rimanga abbastanza stabile e invariata, piuttosto si sta registrando una crescente attenzione da parte del consumatore verso una maggiore praticità.
«I prodotti più richiesti – continuano Ivano e Clara Cavalli – hanno caratteristiche come maniglie per chiusura, profumazione per contrastare gli odori e colore per discostarsi dal classico nero cui eravamo abituati, e che comunque mantiene la sua rotazione. Un’altra realtà in continuo aumento è quella legata ai prodotti biodegradabili e per la raccolta differenziata, linea di referenze che abbiamo da diverso tempo e che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede».
Senza dubbio per le aziende del comparto del monouso è determinante la componente ambientale, un tema molto sentito dal consumatore odierno, la cui propensione a riconoscere economicamente il valore ecosostenibile di un prodotto, però, può essere stimolata anche con altre leve.
[continua su «Largo Consumo»]