Nel corso degli ultimi anni il mercato oleario internazionale ha visto succedersi diversi cambiamenti a livello normativo e con la riforma della Comunità Europea. Soprattutto l’ingresso nell’Unione Europea della Grecia, di Spagna e del Portogallo ha determinato una diversificazione a livello di produzione dell’olio. Con l’entrata in vigore della riforma della Pac e con l’allargamento dell’Europa a 25 Stati membri dal 1° maggio 2004 è stato necessario avviare una nuova politica comunitaria a sostegno del settore olivicolo-oleario. Nel 2004 e nel 2005 i quattro maggiori Paesi di produzione e di consumo (Spagna, Italia, Grecia e Tunisia) hanno aumentato di poco la loro quota di produzione sul totale mondiale, ma hanno diminuito il loro peso nei consumi complessivi a favore di altri Paesi come Regno Unito, Germania, Australia e Giappone.
Pubblicato su «Largo Consumo»
n. 6, giugno 2006, pag. 37